IL CALENDARIO DELL'AVVENTO - TROVA IL POTERE CHE È IN TE

I CONDIZIONALI


“Dovrei dimagrire...” “Lo so, dovrei smettere...” “Vorrei andarci...”
Lo senti il “ma” che arriva? Anche se non lo dici, si capisce già che non lo farai!

Abolisci i condizionali, perché trasmettono insicurezza.
Al loro posto, usa il PRESENTE indicativo che esprime immediatezza e azione.
Ti sorprenderai dell’effetto che avrai su chi ti ascolta.
Anche tu ti sentirai subito più deciso e dinamico.
E i risultati, anche economici, saliranno presto.

"ABBASTANZA"

“Una proposta abbastanza interessante.” “Un articolo abbastanza utile.”
“Un sistema abbastanza valido.”


Cosa manca per essere “COMPLETAMENTE” interessante, utile o valido?
Parlare così è sintomo d’insicurezza.
Se non siamo convinti noi, agli altri passa presto la voglia.
Elimina questa parola subito e per sempre.
Aumenterà la tua credibilità e ne guadagnerai alla grande.

IL "SOFT FEEDBACK"


Mentre un altro parla,
dai segni di attenzione senza interrompere.
Pratica il “soft feedback”™ (reazione leggera).
Fai cenni con la testa e le dita. Varia gli sguardi e le espressioni facciali.
Usa brevi parole e suoni, come: “Sì.”, “Certo.”, “Ah...”, “Capisco.”

È provato che questa persona diventerà estremamente incline ad ascoltarti
e molto più disposta ad acconsentire alle tue richieste,
che troverà interessanti, sensate e vantaggiose!

LA PRATICA

Quando scopri delle formule per comunicare meglio,
inizia subito ad applicarle e continua ad esercitarti.
Guardale regolarmente.
Stampale e attaccale sul frigorifero, in giro per casa e in ufficio.
Tienile a portata di mano, mentre parli al telefono.
Portale con te. Mettile nel computer, tablet e smartphone.
Leggile prima di fare incontri, discorsi in pubblico e appuntamenti speciali.
Fai palestra... e divertiti nel farlo!
LA PRATICA RENDE PERFETTI.

Al tuo successo!

IL NOME


Chiamare i clienti per nome ti aiuta a valorizzarli e a personalizzare il rapporto.
È una forma di riconoscimento e di gratificazione
che richiama all’attenzione anche l’ascoltatore un po’... distratto.
Non ripeterlo a pappagallo, altrimenti suoni insincero e fastidioso.
Un “nome”, al momento giusto, invece, ti rende piacevole ed efficace.

P.S.
Utilizzare il “nome” può aumentare il tasso di accordo fino all’80%!

"MA" e "PERÒ"...


... sono congiunzioni “avversative” da abolire,
perché contrastano, mettono in discussione...
invalidano tutto ciò che è stato detto in precedenza.
Persino quello che dici tu!

Come puoi eliminarle e trasformare magicamente
un conflitto in un accordo?

Sostituiscile con la congiunzione “e” o con: “ed è proprio per questo che...”
Gli attriti svaniranno e potrai continuare verso il tuo obiettivo!

LA TUA VOCE


Lo sai che COME dici le cose vale più di COSA dici?
Il suono della tua voce, AL TELEFONO,
è responsabile per l’84% della tua credibilità
rispetto ad un 16% di verbale (le parole che usi).

E di persona?
Scoprilo domani!

LE PAROLE


Nel successo della tua comunicazione di persona,
le parole contano solo il 7%!
Più della metà (55%) dipende da come ti muovi
e il rimanente (38%) da come suoni.

Allora, le parole non sono poi così importanti?
Al contrario! Sono proprio il tipo di parole che pensi e pronunci
ad influenzare il tuo tono di voce, la postura, il movimento delle mani... su o giù.
Elimina quelle negative e tutto il resto si armonizzerà con grandi risultati.

L'ATTEGGIAMENTO...

... è più importante dell’abilità tecnica.
La conoscenza del prodotto e delle procedure conta,
ma si rivela insufficiente se non è accompagnata da una propria forma mentale.

Migliorare se stessi dà il potere di cambiare gli eventi.
In un dialogo, basta una sola persona con atteggiamento professionale e positivo per ottenere una comunicazione di successo!
E anche la forma mentale, come tutte le altre cose... si impara!

P.S.
C'è UN GRAN REGALO per te SOLO il 25 dicembre ad un'ora precisa...
Scopri quando nei prossimi giorni.

LA 1a IMPRESSIONE

Sai in quanto tempo tendiamo a formulare un giudizio di una persona?
Da quello che indossa, da come parla o si muove, dalla pettinatura...
ci si fa un’idea su chi si ha di fronte nel giro di 5 minuti.
E al telefono? Nei primi 10 secondi!
Non sottovalutare il potere dell’impatto iniziale.
Ricordati che:
“Non si ha mai una seconda occasione per dare una buona prima impressione.”
Il tuo successo dipende enormemente da questa partenza.
Il segreto sta nella preparazione.
Così ti distinguerai dalla massa.

IL PRIMO PASSO


Quando le mete non si raggiungono all’istante,
si rischiano delusioni e premature rinunce.
È spesso irrealistico esigere subito brillanti prestazioni
alla pari con chi ha anni di esperienza e costante pratica alle spalle.

Affidati alla filosofia dei piccoli passi: uno dietro l’altro.
Ricordati che:
“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo.” - Lao Tzu
Persevera. E le opportunità ti verranno incontro.

I RECLAMI

Alcuni fanno l’errore di confondere i reclami con le OBIEZIONI.
Qual è la differenza?

Il reclamo evidenzia un difetto, una promessa non mantenuta.
È una lamentela per un’irregolarità, una mancanza a proprio danno.
È una richiesta per esigere qualcosa che spetta di diritto.
IL RECLAMO SI RIFERISCE AD UN FATTO ACCADUTO.
L’obiezione, invece, è un’opinione: un parere, un giudizio, una convinzione.

Perché è importante tenerli distinti?
Perché si trattano con formule diverse!

LA FORTUNA...

... come molti la intendono, non esiste.
La fortuna si crea. La fortuna si aiuta.
“Se la fortuna non bussa, costruisciti una porta!” - Milton Berle
“Aiutati che il Ciel ti aiuta.” Muoviamoci per primi.

“Ha avuto fortuna” è un’espressione usata troppo spesso
per livellare le capacità e sminuire i risultati altrui.
Un modo per non guardarsi dentro ed assumersi le proprie responsabilità.
Eliminala... e spiccherai il volo!

LO SFOGO

Immagina...
L’altro è frustrato. Qualcosa non va e gli rode. Ha deciso di dirtelo.
Sì! Te lo vuole proprio dire. Nonostante tutto, gli costa fatica.
La fase di sfogo serve proprio a far scaricare la sua tensione
e, per questo, è sacra.
NON INTERROMPERE.
Mostra attenzione con piccoli cenni verbali.

Alla fine, come si riprende la parola senza sembrare intrusivi?
Fai un riassunto! È la prova che hai ascoltato, lo gratificherà ed ora...
è il tuo turno.

"PURTROPPO"...

... ha un suono nefasto e dolente.
Fa presagire l’arrivo di cattive notizie senza via di scampo.
Il suo effetto è improvviso e deleterio: crollo di tono e di speranze, seguito da sospiri e commiserazioni interne (“Che sfortuna!”, “Lo sapevo...”, “Figurati.” ).

“Purtroppo” è una parola che non si associa all’azione.
Non comunica volontà di reagire e trovare un’alternativa.
Al contrario, suggerisce di accettare gli eventi così come sono.

È della stessa FAMIGLIA DI IETTATURE come: “sfortunatamente”, “sfortuna vuole”, “disgraziatamente”, “malauguratamente”, “nel malaugurato evento”,
“nella peggiore delle ipotesi”...
Vuoi dei risultati? Eliminale TUTTE!

IL RITMO

Sai qual è uno dei maggiori motivi
per cui perdi l’attenzione degli altri quando parli?

Il “ritmo” della conversazione. O meglio, la sua mancanza.
Un errore frequente che causa l’insuccesso di molti venditori
è proprio quello di lanciarsi in lunghi e tediosi monologhi,
spesso recitati con poca convinzione, a mo’ di filastrocca.
A volte, è la tensione o l’entusiasmo a farti parlare a raffica.

E come si fa a mantenere il ritmo?
Semplice. Con le DOMANDE!

Preparati al GRAN REGALO pronto per te SOLO il 25 dicembre.

"EVENTUALMENTE"

... ed “eventuale” sono tra i “riempitivi” più superflui ed abusati.
A che servono? Tutto è eventuale, finché non si realizza.

Forse un tempo erano considerati vocaboli forbiti,
ma ora non fanno altro che appesantire.
Quel che è peggio, trasmettono incertezza.

Senti la differenza tra: “La chiamo per fissare un eventuale appuntamento.”
e: “La chiamo per fissare un appuntamento.”
L’impatto è diverso. La prima suona titubante e invita al rifiuto.
La seconda è più diretta, decisa e dà sicurezza. Scegli questa!

IL SORRISO

Cos’hanno in comune i “neuroni specchio” e
la tua abilità di influenzare gli altri?
Questi neuroni si attivano in chi compie un’azione e in chi la sta solo guardando!

Il potere del sorriso è, per questo, incalcolabile.
Ci fa sentire subito meglio e fa sentire meglio anche gli altri.
Un sorriso illumina il viso, ringiovanisce e ci rende attraenti.
SORRIDI e… le persone saranno più inclini ad accogliere le tue proposte!


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LE NEGAZIONI


Hai notato che se utilizzi le negazioni,
il concetto che desideri evitare viene richiamato alla mente all’istante?
Così ottieni l’effetto contrario!

COSA DEVI FARE INVECE?
Abituati a parlare in positivo. Sostituisci:
“Non ti dimenticare.” con “Ricordati.”, “Non è costoso.” con “È conveniente.”
Abolisci i: “Non si preoccupi.”, “Non è per sfiducia.”, “Non è per offenderti.”
Glielo stai mettendo in testa tu!

Trasforma le negazioni in affermazioni
e a quel che temevi smetterai di pensarci persino tu.

LE OBIEZIONI

Alcuni fanno l’errore di confondere le obiezioni con i RECLAMI.
Qual è la differenza?

L’obiezione è un parere, una teoria, una convinzione,
un giudizio, una considerazione, un’idea.
L’OBIEZIONE È UN’OPINIONE.
Il reclamo si riferisce, invece, ad un fatto accaduto.
Perché è importante tenerli distinti?
Perché si trattano con formule diverse!

SOLO il 25 dicembre: è pronto UN GRAN REGALO per te.
Lo puoi scaricare dalle 12:00 alle 13:00.

LA PAUSA

Quando si tratta un’obiezione,
uno degli errori più gravi è quello di concludere con una pausa.
Un errore che si paga, perché la pausa è un chiaro invito alla replica,
quasi un obbligo che imponi a chi ti ascolta.

Cosa fare invece?
Riallacciati immediatamente al discorso principale,
fai una domanda o offri un’alternativa. Vedrai che differenza!

UN GRAN REGALO per te, SOLO il 25 dicembre dalle 12:00 alle 13:00.

IL TALENTO

“Ah, se fossi come lei! Se solo potessi avere il suo talento e la sua fama...”
È proprio vero che chi vuol fare, trova il modo e chi non vuole, trova le scuse!
Nessuno nasce con un bagaglio già acquisito di abilità.
Quella persona, per essere quel che è, si è applicata. L’ha fatto con determinazione e disciplina. Ha superato limitazioni personali e ambientali.
Ha rischiato. Se è caduta, si è rialzata. E, molto probabilmente, continua a farlo!
Ma questo, a parecchi, non interessa. Non è la parte che luccica.
La verità è che, spesso, si vuole il successo, ma non si è disposti a impegnarsi.

Alla fine di una sua esibizione, uno disse al grande violinista Fritz Kreisler:
“Darei la vita per suonare magnificamente come lei!”
“Signore”, rispose Kreisler, “Io l’ho fatto.”

LA PREPARAZIONE

Essere impreparati significa rimanere in balia della mutevolezza del proprio stato mentale, fisico e morale, non distinguere le formule che funzionano
da quelle scadenti, e continuare a “delegare” il proprio successo al caso,
sperando che le difficoltà non si presentino quando non si è in forma,
o che non si presentino affatto.

L’improvvisazione è dei dilettanti.
I campioni, invece, si preparano sempre.

E tu… a che gruppo vuoi appartenere?

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LA FORMAZIONE

Tu sei il tuo bene più grande.
Investi il tuo tempo e le tue risorse
nella tua formazione e crescita personale.
Ispirati. Scopri e coltiva le tue qualità.
Elevati. Datti “forma”.

Vivrai con passione.
E il mondo che desideri sarà il tuo.

        --- Tania Bianchi
        www.taniabianchi.it

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